Sandro Spinsanti, cultore di Medical Humanities
L'impronta ecologica
P. Soavi: Buonasera, la mia domanda è la seguente: “Che cos’è l’impronta ecologica?”
S. Spinsanti: “I possibili significati di questa espressione sono due: il primo è un significato tecnico, cioè si tratta di valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità che ha la terra di generare queste stesse risorse. In sostanza, si tratta di misurare quanta area di terra e di mare è necessaria per rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana al fine di assorbire i rifiuti che produciamo. Questa è l’impronta più o meno pesante che lasciamo sulla terra. Il secondo è un significato simbolico, ovvero possiamo pesare sulla terra di più o di meno e ciò dipende dalle nostre scelte. “Stare in punta di piedi”, quindi, significa creare un’impronta ecologica più leggera, significare lasciare ai nostri figli e nipoti una terra meno sfruttata.”
S. Boldrini: Buonasera, sono Serena Boldrini e la domanda che volevo porle è: “Cosa vuol dire «stare sulla terra in punta di piedi»?”
S. Spinsanti: “È chiaro che stiamo parlando di una metafora. Tradizionalmente l’Homo erectus, nelle immagini in cui viene rappresentato, è spesso considerato come il vertice dell’evoluzione. “Lo stare sulla terra in punta di piedi” è stato spesso dedotto come un diritto arbitrario di possesso e sfruttamento, a tal proposito Pascal ha affermato: “Noi esseri umani siamo padroni e signori della natura.” In realtà questa metafora è rivolta contro questa immagine poiché “stare sulla terra in punta di piedi” significa rispetto, leggerezza, cura nei confronti della natura, significa prendere consapevolezza dell’esistenza di un intreccio fra tutti gli esseri viventi che domanda all’essere umano un senso di responsabilità.”
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