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Eloise Longo, antropologa PhD/Ricercatrice, Dipartimento Neuroscienze ISS

Violenza di genere

Agnese Rossi: In che misura si manifesta oggi il problema della violenza di genere?

Eloise Longo: Violenza di genere è un problema globale che riguarda tutti i paesi del mondo. E’fenomeno  trasversale  perché non conosce differenze culturali, di status sociale,di appartenenza politica o religiosa. È  uno dei principali fattori di rischio, di cattiva salute e di morte prematura per le donne e le ragazze (WHO, 2002): interruzione di gravidanza, conseguenze psicologiche derivanti dal trauma quali depressione, abuso di sostanze comportamenti auto-lesivi o suicidari, disturbi alimentari, sessuali fino agli esiti più gravi estremi quali il femminicidio. La violenza contro le donne tende ad aumentare durante ogni tipo di emergenza, comprese le epidemie. A livello globale, anche prima dell’inizio della pandemia COVID-19, 1 donna su 3 ha subito forma di violenza fisica o sessuale da parte di un partner e/o sconosciuto. Laddove le famiglie sono più a stretto contatto e trascorrono più tempo assieme, come avvenuto durante l’attuale pandemia, aumenta il rischio che le donne e i figli siano esposti alla violenza soprattutto se in famiglia vi sono gravi perdite economiche o di lavoro. Man mano che le risorse economiche diventano più scarse, possono aumentare anche forme di abuso, di potere e di controllo da parte del partner. In Italia, nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking (promosso e gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio) sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%).

E Longo 2

Natasha Petrini: In che modo è possibile porre fine alla violenza contro le donne?

Eloise Longo: Come sottolinea la Convenzione di Istanbul la diseguaglianza di genere è causa e conseguenza della violenza contro le donne. Nessun intervento può essere efficace senza un cambiamento della mentalità. Promuovere il cambiamento culturale e sociale nei comportamenti maschili e femminili, per eliminare pregiudizi, atteggiamenti, condotte e abitudini basati su stereotipi negativi di genere e sull’idea dell’inferiorità della donna. Bisogna rompere gli stereotipi di genere. La scuola ha un ruolo fondamentale nel promuovere modelli culturali di genere. Intervenire sul linguaggio. Adottare politiche sistemiche  non discriminatorie. Aumentare le reti di supporto per le donne che hanno subito violenza (reti antiviolenza) ; campagne di sensibilizzazione ; formazione.

Approfondimenti

Intimate Partner Violence: assistenza sanitaria e lavoro di rete. Eloise Longo, Maria Muratore

https://www.who.int/health-topics/violence-against-women#tab=tab_1

https://www.coe.int/en/web/istanbul-convention/grevio

https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4498&area=Salute+donna&menu=societa

https://www.iss.it/documents/20126/0/VIOLENZA+DI+GENERE.pdf/afb857c9-b8ec-6ca3-815f-5a430a7be5b0?t=1607951820874

https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne

http://www.pariopportunita.gov.it/contro-la-violenza-sessuale-e-di-genere/

http://www.unar.it/

 

Per ottenere l'attestato di partecipazione, utile al fine dell'ottenimento dei CFU (se previsto dal tuo Corso di Studio), devi compilare e la scheda di valutazione del gradimento e rispondere alle domande di verifica. Se supererai il test, riceverai l'attestato nella tua casella di posta elettronica.